Il futuro dell'Europa nelle mani dei suoi cittadini.
E’ possibile aderire all’appello qui: https://tinyurl.com/58zea88h
Cinque anni fa lanciammo un appello continentale per un Rinascimento europeo. Chiedevamo di avviare un percorso in cui cittadini, parti sociali, società civile e Stati potessero scrivere insieme una nuova pagina coraggiosa della nostra storia comune.
Questo 9 maggio si apre ufficialmente la Conferenza sul futuro dell'Europa. Ne siamo felici: è una decisione che risponde alle nostre aspettative.
L'Unione europea è a un bivio. Si trova di fronte a sfide esistenziali che la costringono a ripensare il suo modello di società, i valori che lo sostengono e il suo posto nel mondo. Lo shock climatico, la crescente rivalità tra potenze, la rivoluzione digitale e l'emergenza sanitaria richiedono risposte politiche, istituzionali e finanziarie di una ampiezza inedita, ben oltre i confini nazionali.
Per affrontare queste sfide, è necessario riformare i nostri metodi di decisione e di attuazione. Ma il processo sarà legittimo solo se i cittadini dell'Unione vi saranno effettivamente e massicciamente coinvolti.
Purtroppo, l’organizzazione attuale della Conferenza non sembra permetterlo.
Certo, una piattaforma digitale è stata creata per coinvolgere il maggior numero di persone possibile. Ma chi ne è a conoscenza? Quanti sanno della decisione dei leader europei di lanciare una Conferenza sul Futuro dell'Europa?
La realizzazione di una tale impresa richiede una forte volontà politica, risorse finanziarie importanti e la mobilitazione previa della società civile. In assenza di questi prerequisiti, le consultazioni non riescono a coinvolgere un grande numero di cittadini.
Non a caso, le consultazioni europee fin qui organizzate da governi e istituzioni hanno mobilitato solo alcune decine di migliaia di persone.
Eppure è possibile fare meglio.
Ad esempio, la consultazione WeEuropeans realizzata da CIVICO Europa e Make.org in vista delle elezioni del 2019, è riuscita a coinvolgere quasi due milioni di persone in 27 paesi e 24 lingue. A garantirne l’esito altamente positivo, sono state le risorse investite nonché il ruolo centrale dato ai cittadini e alla società civile in tutto il processo.
Gli stessi elementi di successo devono oggi essere riuniti se non vogliamo che la Conferenza sul futuro dell'Europa si risolva in un fallimento.
Invitiamo dunque i Capi di Stato e di governo a lanciare senza indugio un appello
alla mobilitazione civica in ciascuno dei loro paesi, realmente coinvolgendo i cittadini e le forze rappresentative della società civile e delle autorità locali.
Li invitiamo a promuovere la partecipazione dei cittadini attraverso la specifica piattaforma; ma anche ad organizzare, sulla base di una metodologia armonizzata, consultazioni civiche deliberative, realizzate congiuntamente con le organizzazioni della società civile e le parti sociali.
Si tratta di passare da un uso strumentale dei cittadini ad una visione collettiva e condivisa del futuro dell'Unione.
Invitiamo perciò i Capi di Stato e di governo a realmente contribuire al successo di questa Conferenza, in modo che:
È un'immensa responsabilità che le Istituzioni europee e gli Stati si sono assunti lanciando la Conferenza sul Futuro dell'Europa. Questa responsabilità ora li obbliga.
È giunto il momento di affidare a ciascuno di noi la definizione del nostro futuro comune.
Su iniziativa dei Co-Presidenti di CIVICO Europa, Guillaume Klossa, già Direttore dell'Unione europea di radiodiffusione, e Francesca Ratti, già Vicesegretario Generale del Parlamento europeo:
Lionel Baier (CH), Regista;
Enrique Baron Crespo (ES), già Presidente del Parlamento europeo;
Brando Benifei (IT), Deputato europeo, Presidente del Gruppo Spinelli;
Gilbert Bourseul (FR), Presidente di Topics;
Mercedes Bresso (IT), Economista, già Presidente del Comitato delle Regioni;
Marco Cappato (IT), Presidente di EUmans;
Alessia Centoni (IT), Presidente della European Women Association;
Jasmina Cibic (SLO), Artista;
Daniel Cohn-Bendit (FR/DE), già Presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo;
Jože P. Damijan (SLO), Economista;
Tremeur Denigot (FR), Professore, membro di CIVICO Europa;
Michele Fiorillo (IT), Filosofo, Coordinatore della rete CIVICO Europa;
Virginia Fiume (IT), Coordinatrice di EUmans;
Cynthia Fleury (FR), Filosofa;
Luca Jahier (IT), già Presidente del Comitato economico e sociale;
Jo Leinen (DE), già Deputato europeo, già Presidente del Movimento Europeo Internazionale;
Jonathan Moskovic (BE), già Coordinatore di G1000, Consigliere per l'innovazione democratica;
Leoluca Orlando (IT), Sindaco di Palermo;
Stojan Pelko (SLO), già Segretario di Stato per la Cultura;
Rosen Plevneliev (BG), già Presidente della Repubblica;
Magali Plovie (BE), Presidente del Parlamento francofono di Bruxelles;
Janez Potocnik (SLO), già Commissario europeo;
Sneska Quaedvlieg-Mihailovic (NL/RS), Segretario generale di Europa Nostra;
Petre Roman (RO), già Primo ministro;
Yvan Sagnet (CM), Scrittore, Fondatore dell'Associazione NoCap;
Fernando Savater (ES), Filosofo;
Roberto Saviano (IT), Scrittore;
Elly Schlein (IT), Vicepresidente regione Emilia Romagna, già deputata europea;
Denis Simonneau (FR), Presidente di EuropaNova;
Claus Haugaard Sørensen (DK), già Direttore generale della Commissione europea;
Farid Tabarki (NL), Fondatore di Studio Zeitgeist;
Álvaro Vasconcelos (PT), Fondatore di Forum Demos, già Direttore dell'Istituto dell'Unione Europea per gli Studi sulla Sicurezza;
Cédric Villani (FR), Matematico, Medaglia Fields, Deputato;
Pietro Vimont (FR / IT), Membro fondatore di CIVICO Europa;
Luca Visentini (IT), Segretario generale della Confederazione europea dei sindacati;
Sasha Waltz e Jochen Sandig (DE), rispettivamente Coreografa e Direttore della Sasha Waltz Company;
Slavoj Žižek (SLO), Filosofo.
E’ possibile aderire all’appello qui: https://tinyurl.com/58zea88h